Amministrative, a Roma nel centrodestra spunta il nome di Rita Dalla Chiesa

Candidata dalla Meloni, la conduttrice non piace a tutta la coalizione

Rita Dalla Chiesa

Rita Dalla Chiesa

Milano, 10 febbraio 2016 - STEFANO Parisi è a un passo dal "sì" a Milano e pensa a una lista civica distinta dai partiti, mentre a Roma spunta il nome di Rita Dalla Chiesa, la presentatrice tv figlia del generale ucciso dalla mafia Carlo Alberto Dalla Chiesa, nome proposto dalla leader di FdI Giorgia Meloni ma che suscita malumori nella coalizione. Il centrodestra accelera sulle candidature a sindaco per le elezioni amministrative di giugno. Oggi il leader di FI Silvio Berlusconi, il segretario della Lega Matteo Salvini e quello di FdI Giorgia Meloni faranno il punto della situazione al telefono. L’obiettivo è ufficializzare i nomi dei candidati nelle grandi città al voto entro domani, fumate nere permettendo. Il caso Milano sembra vicino a una conclusione positiva. Stefano Parisi, l’amministratore di Chili Tv, dovrebbe sciogliere la riserva nelle prossime ore. FI, Lega e FdI si attendono un "sì".

NEGLI ultimi giorni Parisi era a Londra per mettere a punto la messa in sicurezza di Chili Tv con un aumento di capitale di 20 milioni di euro, precondizione per la discesa in campo del manager alle elezioni comunali milanesi. Parisi avrebbe già fatto capire a Berlusconi che in caso di "sì" presenterà alle elezioni comunali una lista civica distinta da quelle dei partiti, un cartello che potrebbe servire anche a includere nella coalizione gli esponenti di Ncd. Il modello è quello di Brugnaro a Venezia. La coordinatrice lombarda di FI Mariastella Gelmini sostiene che "se accetterà, Parisi sarà la novità di queste elezioni" e sottolinea che il manager ha il profilo giusto per andare oltre il centrodestra e parlare a tutta la città. C’è bisogno di questo: costruire una proposta nuova da contrapporre a modelli che sanno di vecchie oligarchie e vecchi metodi». Anche il governatore lombardo e lumbard Roberto Marono promuove a pieni voti il candidato in pectore: «Parisi è molto meglio di Sala», cioè del candidato sindaco del centrosinistra eletto domenica alle primarie. Sul nome di Parisi, però, emerge anche qualche perplessità. L’ex segretario della Lega Umberto Bossi lo giudica "un ottimo tecnico", ma aggiunge: "I sindaci dovrebbero avere qualcosa in più, devono conoscere il territorio, essere a disposizione della gente".

A ROMA, intanto, dopo il veto di FdI su Alfio Marchini e il "no" della Lega a Guido Bertolaso, il nome, proposto da Giorgia Meloni e che potrebbe mettere tutti d’accordo, è quello della Dalla Chiesa, che non smentisce ma non ha ancora ufficialmente accettato. Nel centrosinistra, invece, in vista delle primarie del 6 marzo fa discutere un sondaggio pubblicato da Repubblica in cui nessun candidato sfonda. Il primo nella rilevazione, Roberto Giachetti, non supera il 25,8% dei consensi. Il deputato dem non si scompone e auspica che "a prescindere dalle indicazioni di partito, tanti elettori di Sel e Sinistra Italiana votino alle primarie".