Giovedì 18 Aprile 2024

Alitalia, Lupi: "Solo un marziano capirebbe i sindacati". Nodo Poste: anche i soci restano divisi

l ministro dei Trasporti: "Esiste solo una grande piano A con Etihad. O Alitalia diventerà la più grande compagnia, ritornando la prima nel mondo, oppure ci saranno 15 mila lavoratori che andranno a casa". Cisl, Cgil e Uil d'accordo, Autonomi riottosi. Non più di certi soci forti. Il caso Poste: diluirà la partecipazione? Pressing di Renzi su Unicredit e Atlantia

Alitalia (Lapresse)

Alitalia (Lapresse)

Roma, 26 luglio 2014 - Per Alitalia non esiste nessun piano B, "c'è solo un grande piano A". Lo ha detto il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi, a margine dell'assemblea di Ncd parlando delle trattative con Etihad. "Non c'è un piano B, un piano C o un piano D. C'è una grande opportunità per tutto il sistema Paese - ha detto Lupi -. I concorrenti non a caso giustamente si agitano. Questa è la strada che abbiamo davanti". 

'GRANDE OPPORTUNITA' " - "Solo un marziano capirebbe le divisioni all'interno dei sindacati - ha aggiunto il ministro  -.  I sindacati sono incomprensibili: della rappresentanza di quale azienda parlano: la grande compagnia che sarà o quella che chiuderà?". "Sanno tutti che c'è o la prospettiva di crescita o il baratro. Il tempo è scaduto, e ognuno se ne assumerà le responsabilità", ha aggiunto. "O Alitalia diventerà la più grande compagnia, ritornando la prima nel mondo, oppure ci saranno 15 mila lavoratori che andranno a casa - ha rilevato il ministro - E' una sfida talmente importante per il sistema Paese che la si deve cogliere al volo". Entro la prossima settimana tutte le questioni della trattativa Alitalia-Etihad si dovranno chiudere. "I tempi sono dettati, non abbiamo ricevuto ultimatum da parte di Etihad - ha detto ancora il ministro dei Trasporti - ma tutti hanno chiara la situazione: i lavoratori, le banche, le imprese e i soci privati. Il governo continuerà a fare la sua parte". A chi gli chiedeva se esista il rischio che la compagnia straniera ritiri l'offerta, Lupi ha risposto: "Il rischio è solo legato a una cosa: che non si risponda ai contenuti dell'accordo".

'NOI LINEARI' - Il segretario generale della Cisl, Raffaele Bonanni, risponde al ministro dei Trasporti precisando che "forse dovrebbe precisare meglio a quali sindacati si riferisce". Bonanni rivendica "un comportamento lineare e responsabile" della Cisl (Cgil e Ugl sono le altre grandi sigle favorevoli al salvataggio degli emiri) e poi aggiunge:"Per la Cisl la vicenda Alitalia è chiusa visto che non solo la maggioranza dei sindacati ha siglato gli accordi ma anche il referendum tra i lavoratori ha dato il via libera alla nascita della nuova compagnia. Il Governo, l'azienda e gli investitori non devono avere più titubanze e procedere verso la costruzione della nuova compagnia aerea". 

SPACCATURA SOCI - Ma parlare di diktat sindacali oggi appare un diversivo - del Governo - per mimetizzare meglio il profondo lavoro di ritessitura dell'accordo con i soci della futura newco (non meno riottosi di certi sindacati). Considerato il 'no' delle Poste a immettere soldi nell'alleanza con Etihad, se non facendoli transitare per una società intermedia 'opportunamente ' ripulita' (la cosiddetta 'midco'), il governo starebbe spingendo per non accettare il diktat dell'a.d. di Poste, Francesco Caio, chiedendo un impegno più forte a Unicredit e Atlantia (mentre Poste Italiane vedrebbe diluuire al sua quota attualmente fissata al 19,48%). Si potrebbe così procedere alla creazione della 'newco' in cui far entrare Cai ed Etihad senza la necessità di una 'midco' a cuscinetto. In questo pressing rientrerebbe l'incontro di ieri tra il premier Matteo Renzi e due dei maggiori azionisti, Federico Ghizzoni di Unicredit e Giovanni Castellucci di Atlantia. L'a.d. di Poste Italiane, Francesco Caio, sentendosi alle strette, oggi si sarebbe tuttavia sentito oggi il ceo di Etihad, James Hogan: secondo quanto si apprende, i due manager avrebbero parlato di possibili sinergie industriali. Un modo elegante per segnalare che la partita resta aperta.

 

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