Martedì 16 Aprile 2024

Faccia d’angelo non sorride più. Il triste tramonto di Alain Delon

Poco amato in patria, sconosciuto ai giovani. Si separa anche dai ricordi

Alain Delon con uno dei suoi amatissimi cani (Lapresse)

Alain Delon con uno dei suoi amatissimi cani (Lapresse)

GIOVANNI SERAFINI

PARIGI, 24 novembre 2014 - IL PRIMO dicembre metterà all’asta a Parigi, in una sala in avenue Hoche, la sua collezione di fucili, pistole e moschettoni. Dopo i quadri, gli orologi preziosi e i vini di gran marca, Alain Delon si separa anche dagli ultimi cimeli, le armi che ha impugnato nei suoi film, come la Colt Frontier SA 1873 di “Sole rosso”, e quelle che gli hanno regalato i suoi amici, come la carabina Winchester calibro 30 offertagli da Steve McQueen.  A 79 anni (li ha compiuti il 9 novembre), la star vuole liberarsi dalle testimonianze del passato, come per un addio ufficiale. È stanco, deluso. L’icona non brilla più. L’uomo che ha amato le donne più belle del mondo è rimasto solo dopo che la sua ultima compagna, la modella olandese Rosalie van Breemen, lo ha abbandonato dodici anni fa per risposarsi con il “re degli occhiali” Alain Afflelou e poi con il banchiere italiano Roberto Agostinelli. Triste tramonto quello del “Samurai”: i giovani non conoscono il protagonista del “Gattopardo”, di “Rocco e i suoi fratelli” e di “Borsalino”. NON HANNO visto i suoi film, non sanno che negli anni Sessanta e Settanta era il padrone dello schermo, l’attore più amato e più quotato, un “divo” con cui potevano rivaleggiare solo Belmondo e Brigitte Bardot, altri due grandi nomi che appartengono alla sua stessa generazione.  Il mostro sacro, dicono i critici più feroci, è ormai finito nel cimitero degli elefanti: lo dimostra l’ultimo sondaggio effettuato in Francia per l’istituto BVA, secondo cui il 55 per cento dei francesi hanno di lui una pessima opinione. Ammirano l’attore, contestano l’uomo. Non amano il suo carattere «eccessivo, provocatorio, megalomane, antipatico, reazionario». Non sopportano che abbia preso la residenza in Svizzera da ormai 25 anni. Si irritano per certe sue prese di posizione nei confronti degli omosessuali. La “gauche” lo detesta dopo che ha dichiarato di sostenere Jean-Marie Le Pen (come Brigitte Bardot, d’altronde).  Intristito dagli anni, il grande seduttore definito un tempo “faccia d’angelo” non si ritrova più nel mondo d’oggi. «La mia vita non va affatto bene, per un insieme di cose: la stanchezza, il tempo che passa, gli amici che scompaiono. Penso spesso al suicidio. Vedo davanti agli occhi la scena: il difficile non è farlo, è non pensare all’azione che si sta per compiere» ha detto in una patetica intervista a “Paris Match”.

NELL’AGOSTO scorso è stato operato per un problema del trigemino che gli aveva semiparalizzato il viso: un intervento di cinque ore. Ha superato la prova come altre volte negli ultimi anni ed è andato a riposarsi nella sua proprietà di Douchy, nel centro della Francia.  Lì ha fatto costruire un cimitero per i suoi cani (ne ha avuti 45) e proprio al centro ha fatto erigere una cappella con sei posti: «Uno è per me, ho già dato le disposizioni necessarie. Gli altri sono per chi vorrà venire a farmi compagnia», dice. «Le uniche ragioni di vita oggi per me – aggiunge – sono i miei figli Anouchka e Alain Fabien» (nati dal matrimonio con Rosalie Van Breemen).  L’anno scorso la giovane Anouchka, 22 anni, ha recitato al suo fianco nella commedia “Una giornata particolare” di Eric Assous. «È stata un’esperienza straordinaria: la migliore terapia per non ammalarmi e non pensare a cose tristi», ha commentato Delon.