Venerdì 19 Aprile 2024

Adozioni gay, l'affondo dei pediatri: "Non si escludono danni ai figli"

Giovanni Corsello, presidente della Società Italiana di Pediatria: "Non si può escludere che convivere con due genitori dello stesso sesso comporti ricadute negative". Il Ministro Lorenzin: la pratica dell'utero in affitto "è ultraprostituzione"

Adozioni gay, affondo della Lorenzin (Imagoeconomica)

Adozioni gay, affondo della Lorenzin (Imagoeconomica)

Roma, 3 febbario 2016 - Per un bambino vivere con una coppia omosessuale potrebbe compromettere in senso negativo la sua crescita psichica e relazionale. A lanciare l'allarme, in piena discussione politica sulle Unioni civili, con il relativo ddl Cirinnà approdato ieri in Senato che dovrebbe regolarizzarle, è la Società Italiana di Pediatria, per voce del presidente Giovanni Corsello. "Non si può escludere - dice a proposito di stepchild adoption - che convivere con due genitori dello stesso sesso non abbia ricadute negative sui processi di sviluppo psichico e relazionale nell'età evolutiva". Il numero uno dei pediatri spiega che il dibattito sul ddl Cirinnà "si è mantenuto su una sfera prevalentemente politica e ideologica", mentre, continua, come pediatri "riteniamo che la discussione dovrebbe comprendere anche i profili clinici e psicologici del bambino". 

"La maturazione psicologica di un bambino si svolge lungo un percorso correlato con la qualità dei legami affettivi all'interno della famiglia e con i coetanei - prosegue il medico -. La qualità delle relazioni umane e interpersonali, nonché il livello di stabilità emotiva e la sicurezza sociale di un bambino sono conseguenze di una maturazione psicoaffettiva armonica. Studi e ricerche cliniche hanno messo in evidenza che questi processi possono rivelarsi incerti e indeboliti da una convivenza all'interno di una famiglia conflittuale, ma anche da una famiglia in cui il nucleo genitoriale non ha il padre e la madre come modelli di riferimento". Il presidente di pediatri conclude: "Quando si fanno scelte su temi di così grande rilievo sociale, che incidono sui diritti dei bambini a crescere in sistemi protetti e sicuri, non possono essere considerati solo i diritti della coppia o dei partner, ma va valutato l'interesse superiore del bambino". 

Ma gli esperti si dividono. Claudio Mencacci, presidente della Società Italiana di Psichiatria, a proposito di adozioni gay ha detto: "Si stano ancora raccogliendo dati ed è prematuro esprimere opinioni scientifiche". In più ciò che conta, al di là del sesso, aggiunge Mencacci, "è la capacità affettiva dei genitori". Corsello ha poi in seguito precisato: "Affermare che non si può escludere che la convivenza con due genitori dello stesso sesso possa avere ripercussioni negative sulla crescita armonica dei figli non significa affermare che due soggetti omosessuali non possano garantire ad un bambino affettività e standard educativi in linea con uno sviluppo normale". Le sue parole, spiega lo psicologo, sono un invito a "evitare scelte determinate da norme di legge vincolanti, procedendo con equilibrio e competenza sulla base delle peculiarità di ogni situazione per garantire al meglio la tutela dell'interesse del bambino"

Intanto sul dibattito Unioni civili e stepchild adoption (letteralmente adozione del figliastro, ovvero la possibilità di uno dei due componeti della coppia di adottare il figlio del partner) interviene anche il ministro della Salute Beatrice Lorenzin. Che sul suo profilo Facebook ha parlato di "ultrapostituzione" a proposito della questione utero in affitto, partica che secondo il ministro verrebbe favorita con l'approvazione della stepchild adoption. Il post, sotto forma di appello alle donne del Parlamento,  si apre così: "Faccio appello a tutte le donne in Parlamento, a prescindere dall'appartenenza partitica, ad aprire una discussione, franca e senza ipocrisie, sull'adozione da parte delle coppie dello stesso sesso del ddl Cirinnà, che si traduce automaticamente nella legittimazione dell'utero in affitto e dell'eterologa. Tutto questo non ha nulla a che fare con il riconoscimento, giusto per me, delle unioni civili e del rispetto per le coppie omosessuali".

 

APPELLO ALLE DONNE IN PARLAMENTOIl corpo della donna non è un forno, che si accende per far cuocere una torta; la...

Pubblicato da Beatrice Lorenzin su Mercoledì 3 febbraio 2016

Il ministro continua: "Il corpo della donna non è un forno, che si accende per far cuocere una torta; la torta di un altro, che quando la torta è cresciuta al punto giusto, spegne il forno, prende la torta e la porta via. In tutto il mondo c'è un'antica battaglia da proseguire contro la mercificazione del corpo delle donne e dei bambini. L'incubo peggiore per una donna è vedersi strappare il figlio appena partorito - scrive Lorenzin -. La donna ancora schiava, ieri come oggi, costretta a cedere ai padroni i propri neonati per non vederli mai più".  Poi l'affondo finale, in un altro passaggio: "Siamo nell'ultraprostituzione, e senza ipocrisia va denunciato ogni tentativo di regolamentazione che, in un regime di negoziazione del prezzo della gestazione e della vita stessa della mamma e del bambino, sarebbe illusoria".