Denuncia per abusi a scuola su un disabile

Indaga la procura dei minori. Ma i ragazzi e la vittima ridimensionano i fatti: "Nessun contatto fisico"

Foto d’archivio

Foto d’archivio

Reggio Emilia, 29 maggio 2015 - Una denuncia per abusi su un 16enne disabile da parte di compagni di classe tutti minorenni ha fatto partire un'indagine della squadra mobile di Reggio Emilia, coordinata dalla Procura per i minori.

La vicenda sarebbe avvenuta a febbraio: un gruppo di ragazzi avrebbe avvicinato il manico di una scopa alle parti intime del disabile. La madre, secondo quanto è stato possibile ricostruire, avrebbe presentato denuncia alla questura per i presunti abusi subiti dal figlio durante l'ora di ginnastica, negli spogliatoi della scuola superiore.

La donna avrebbe appreso quello che era successo attraverso gli strumenti tecnologici utilizzati dal figlio, cellulare e social network. Subito sono state attivate le indagini e anche la scuola ha cominciato a eseguire riscontri.

Sono stati sentiti il 16enne e altri compagni di classe 17enni: tutti avrebbero ridimensionato i termini in cui è avvenuta la vicenda, come confermato anche dagli inquirenti.

Non ci sarebbe, infatti, stato alcun contatto fisico e il gesto sarebbe stato - secondo quanto raccontato dai ragazzi - una brutta bravata messa in atto da un 17enne. La scuola ha presentato subito una relazione alla polizia e ha preso provvedimenti disciplinari nei confronti del ragazzino. Un episodio brutale, avvenuto a febbraio in un istituto superiore della città.